Tra i farmaci che stanno suscitando interesse come aiuto per la perdita di peso sta prendendo piede la semaglutide, principio attivo di Ozempic, originariamente sviluppata per il trattamento del diabete di tipo 2 e analogo del GLP-1 (glucagon-like peptide 1), un ormone prodotto naturalmente dal corpo che stimola la produzione di insulina e aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
Tuttavia, durante gli studi clinici, i ricercatori hanno notato che i pazienti che assumevano Ozempic per il diabete di tipo 2 perdevano peso in modo significativo. In risposta a questi risultati, l’FDA ha approvato Ozempic anche come farmaco per la gestione del peso in adulti con un BMI (Indice di Massa Corporea) di 30 o superiore e di 27 o superiore in presenza di almeno una comorbidità correlata al peso.
Ozempic funziona riducendo l’appetito. Quando il farmaco viene somministrato, si lega ai recettori GLP-1 nel cervello, stimolando la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore e la fame. Inoltre, Ozempic rallenta il movimento del cibo attraverso lo stomaco, il che significa che ci vogliono più tempo per digerire e assorbire il cibo, creando una sensazione di sazietà più duratura e riducendo la fame.
Durante uno studio clinico di 68 settimane, chi assumeva Ozempic per il diabete di tipo 2 hanno perso in media circa il 6% del loro peso corporeo. In uno studio separato della stessa durata del precedente, condotto su pazienti che avevano solo problemi di peso e non diabete, quelli che assumevano la semaglutide hanno perso in media il 14,9% del loro peso. In entrambi gli studi, i pazienti che assumevano Ozempic hanno anche registrato miglioramenti significativi nella glicemia, nella pressione sanguigna e nei livelli di colesterolo.
Data l’ampia diffusione dell’utilizzo di questo medicinale da persone non diabetiche, c’è ora una preoccupazione per quei pazienti che per anni hanno assunto questo farmaco per il controllo della glicemia e che non sono in grado di averlo a causa del suo uso inappropriato.
Per ovviare a questo problema, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha diffuso nelle scorse settimane la seguente nota: “l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare, non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale. Una tardiva consapevolezza della situazione di esaurimento delle scorte può comportare l’impossibilità per i pazienti di acquisire le dosi necessarie, con possibili conseguenze cliniche come l’iperglicemia”.