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Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, aumento di DCA del 40%

Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla

Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla

Oggi – mercoledì 15 marzo – ricorre la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) come anoressia, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata “binge eating”. Promossa per la prima volta nel 2012, la sua celebrazione è stata deliberata ufficialmente nel 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I dati più recenti relativi alla Survey epidemiologica condotta a livello nazionale nell’ambito del Progetto “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)” finanziato dal Ministero della Salute e conclusosi a febbraio 2021, hanno mostrato un aumento della patologia diffuso in tutto il territorio nazionale e la difficoltà di accesso alle cure in molte Regioni italiane, con gravi conseguenze sulla prognosi. I dati confermano un aumento della patologia di quasi il 40% rispetto al 2019.

Disturbi DCA: quali sono e come riconoscerli

I disturbi del comportamento alimentare sono una patologia sottovalutata sia da chi ne soffre che dai familiari e possono presentarsi in associazione ad altri disagi psichici come, ad esempio, disturbi d’ansia e dell’umore. Lo stato di salute fisica, inoltre, è quasi sempre compromesso a causa di sbagliate condotte alimentari che portano poi all’alterazione dello stato nutrizionale.

Tendenzialmente, i campanelli d’allarme per capire se qualcuno soffre di DCA sono da individuare nel seguente elenco:

  • comportamenti e atteggiamenti che indicano che la perdita di peso, la dieta e il controllo del cibo si stanno trasformando in esagerati rituali alimentari;
  • numero sempre più ristretto di alimenti preferiti;
  • autostima eccessivamente legata all’immagine del corpo (con conseguente estrema preoccupazione delle dimensioni del proprio corpo);
  • impellenza di ‘bruciare’ tutte le calorie assunte;
  • seguire un programma di esercizio fisico eccessivo e rigido con conseguente ansia e/o depressione se non si riesce – per qualsiasi motivo – a svolgerlo;
  • debolezza muscolare.

Generalizzando, dunque, si può sostenere che la preoccupazione per il cibo e per il corpo indicano la presenza di una sofferenza profonda intessuta nella propria storia. Qualora si dovessero riscontrare uno o più segnali, si consiglia di mettersi in contatto con un centro specializzato.

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